Richard Thaler insegna all’Università di Chicago e ha vinto il premio Nobel 2017 per l’economia. All’annuncio mi sono chiesto: in Italia avrebbe superato il concorso per l’abilitazione all’insegnamento universitario? È una provocazione, ma non solo: Thaler è un economista lontano anni luce dal «mainstream», la corrente di pensiero dominante; propone di affiancare l’indagine psicologica e sociale alla astratta teoria economica.
La tradizione di questi economisti va da Smith a Marx, da Schumpeter a Keynes, a Luigi Einaudi: economisti di epoche e idee diversissime tra di loro, ma accomunati dallo studio delle spinte sociali e psicologiche nelle scelte economiche degli individui; spinte irrazionali, ma che hanno la stessa forza di quelle razionali. Come si legge nella motivazione, il contributo di Thaler è stato quello di aver «creato un ponte tra la teoria economica e la psicologia… evidenziando come i tratti umani infl uenzino sistematicamente le decisioni individuali e il mercato…