L’economia italiana è appesantita da un enorme debito pubblico ed i nostri partner europei non perdono occasione per ricordarcelo perché siamo come due naufraghi legati alla stessa zattera: se uno è troppo pesante e va a fondo, tira giù anche l’altro.
La Banca d’Italia, invece, dice che, con l’economia in crescita, possiamo sopportare il debito e l’aumento dei tassi. Gli italiani capirebbero lo spessore del problema se la spesa pubblica fosse riassunta in una tabella reperibile sull’homepage del sito del Ministero dell’economia. Ma ovviamente non è così e ci vuole un vero studio per trovare i dati; proviamo dunque ad informare l’opinione pubblica riassumendo in pochi numeri la situazione.
La spesa pubblica in Italia era 819 miliardi nel 2012, oggi è 844. Con questa spesa si pagano le uscite correnti (stipendi, servizi ecc.) e si fanno gli investimenti. Tra le uscite correnti ci sono anche gli interessi sul debito pubblico che è cresciuto da circa 2 mila miliardi del 2012 ai 2.300 di oggi. Nonostante l’aumento del debito, grazie ai tassi spinti allo zero dalla Bce guidata da Draghi,..