Ci sono un francese, un italiano e un tedesco Iniziano così centinaia di storielle con cui gli italiani da anni si divertono davanti al caffè della mattina. Ma questa volta non è una storiella, è invece una cosa terribilmente seria.

È la situazione della Bce: dopo un olandese (Wim Duisenberg), un francese (Jean-Claude Trichet) e un italiano (Mario Draghi) quasi certamente avrà alla sua guida un tedesco, Jens Weidmann, il capo della Banca Centrale tedesca.

La nomina nei giorni scorsi di un vicepresidente spagnolo sembra proprio un via libera alla nomina di Weidmann. Nella preparazione dell’avvicendamento siamo completamente assenti, così come in tutte le scelte europee di cui ci accorgiamo solo quando entrano, dirompenti, nella nostra vita quotidiana (vedi fiscal compact, bail-in, sorteggio per stabilire la sede dell’Ema ecc.).